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Prosegue il progetto

Prosegue la crescita dei Giovani Granata Monsummano, società che a partire dal 2012 ha cominciato a superare i confini provinciali per affermarsi anche a livello regionale e non solo. Nellultimo quinquennio, il club presieduto da Paolo Arbi e governato dal direttore generale Paolo Fascetti e dal direttore sportivo Carlo Pucci, ha portato avanti un progetto capace di raccogliere notevoli dividendi, sia in campo che fuori. Oltre ai campionati provinciali vinti e alle salvezze ottenute nei regionali, i Giovani Granata stanno compiendo passi da gigante anche per quanto riguarda la collaborazione con il Torino Calcio. Il rapporto con la storica società piemontese si è aperto tre stagioni fa, con laffiliazione al progetto Torino Academy e adesso è maturo per trasformarsi in una fase successiva. In questo primo triennio, infatti, i Giovani Granata hanno garantito quegli standard richiesti dal Torino e si apprestano a diventare Centro di formazione.

IL RAPPORTO CON IL TORINO: LA PAROLA AL VICE-PRESIDENTE JUNIOR GRILLI

Uno step ulteriore, una sfida impegnativa che attende la società monsummanese e di cui abbiamo parlato con il vice-presidente Junior Grilli. Recentemente, proprio Grilli insieme ad Arbi, Fascetti e al responsabile dei rapporti col Torino, Alessandro Pellegrini, è salito in Piemonte per definire i primi dettagli della nuova avventura. Con Grilli abbiamo provato ad approfondire la questione, per capire meglio di cosa si tratta.
Anzitutto, come si evolverà il vostro rapporto con il Torino?
Dopo i primi tre anni previsti allavvio del progetto, il Torino ha riconosciuto la bontà del nostro lavoro e ci ha scelto, insieme ad altre dodici società, per diventare Centro di formazione a partire dalla prossima stagione. Ciò significa che cambiano gli obbiettivi, sia nostri che del Torino, ed è necessario alzare lasticella per uniformare la nostra attività agli standard richiesti. Come è stato fino ad ora il progetto si concentrerà soprattutto sulla Scuola Calcio, dagli Esordienti in poi, ma senza trascurare le altre categoria del settore giovanile.
In concreto, quali novità porterà questo passo?
Per quanto riguarda gli incontri fra i nostri istruttori e quelli torinisti, saranno cinque nellarco della stagione e saranno loro a spostarsi più frequentemente in Toscana, in maniera da facilitare a noi laspetto logistico. In questi incontri, si svolgeranno delle vere e proprie lezioni, sia teoriche che pratiche. Poi saranno attivati dei corsi di inglese, mirati a garantire agli allenatori lapprendimento di una terminologia tecnica. Sempre per quanto riguarda gli istruttori, saranno inserite nuove figure che possano consentirci di rispondere pienamente alle esigenze richieste. Per esempio, proprio recentemente abbiamo avviato una collaborazione con Emanuele Prosperi dello studio Personal Pancafit, che seguirà i ragazzi dal punto di vista posturale, motorio e coordinativo.
Quali sono le caratteristiche che devono possedere gli istruttori per essere parte del progetto?
Ovviamente, visto che siamo anche una scuola calcio Elite, i nostri istruttori devono essere tutti formati e qualificati. Inoltre, è necessario che siano persone vogliose di imparare e di mettersi in gioco. Noi da parte nostra, offriamo allistruttore la possibilità di costruirsi un bagaglio di conoscenze ed esperienze molto alto, ma da parte sua ci deve essere la volontà di impegnarsi al cento per cento. Certamente non si tratta di una sfida facile, ci vogliono capacità sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista umano. Il Torino, infatti, è molto attento allaspetto umano e al rapporto fra ragazzi e istruttori.
Qual è la sua valutazione personale di questo progetto?
Penso che sia un progetto bellissimo. Io sono nato e cresciuto a Monsummano, da circa otto anni partecipo alla vita societaria della squadra e sapere che possiamo contare sul supporto di una realtà professionistica prestigiosa come il Torino è molto gratificante. Unaltra cosa positiva è lottimo rapporto fra noi e i responsabili del Torino, che ci fanno sentire come parte di una grande famiglia dimostrandoci in ogni occasione la loro concreta disponibilità, senza mai tirarsi indietro. Per noi è una grande opportunità e vogliamo sfruttarla nel migliore dei modi.
Qual è invece il bilancio della vostra collaborazione con il Torino?
Fino ad ora è un bilancio ottimo e ci auguriamo che possa continuare ad essere così anche in futuro. Da parte nostra ci siamo impegnati molto affinché le cose potessero andare nel vostro giusto e passo dopo passo siamo stati premiati. Basti pensare che nel mese di Aprile organizzeremo a Monsummano, al Loik, un torneo con diverse Academy del Torino provenienti da tutta Italia. Una bella occasione, che oltretutto porterà moltissima gente in città nei tre giorni della manifestazione, riservata ai ragazzi del 2005. A marzo, invece, sempre nelle nostre strutture, si terrà un raduno coordinato dagli istruttori torinisti per i ragazzi del 2004, 2005 e 2006. Tutte queste iniziative ci fanno sentire la fiducia del Torino, che ritiene le Academy un vero e proprio punto di forza. Attraverso esse infatti, il Torino può espandere le proprie metodologie di lavoro e allo stesso tempo monitorare un numero molto elevato di ragazzi.